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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

#32_LE AZIONI DELLA COSA/CON LA COSA

1)Contenere 2)Trasportare 3)Cucinare 4)Assaggiare 5)Mangiare

31#_ L'ABC DELLA COSA

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A: Antico La lavorazione della ceramica come scritto in precedenza risale addirittura alla preistoria   B: Bordo In assenza di manici, i bordi rappresentano l’unico modo per prendere il piatto senza scottarsi. C: Ceramica É il materiale con il quale è realizzato l’oggetto D: Domenica Il giorno in cui si riunisce la famiglia e si mangia sfruttando la cosa E: Estetica L’oggetto viene spesso lavorato a mano da un artigiano per ottenere il miglior risultato possibile F: Futuro Nonostante i numerosi progressi, “la cosa” sarà sempre utilizzata per la sua praticità   G: Grès Prodotto analogamente alla cosa è utilizzato per ottenere mattonelle per i bagni e   le cucine in Cina H: Hunan È una provincia della Cina, situata a metà del fiume Yangtze ed è il luogo in cui storicamente si è iniziata a modellare l’argilla I: Impasto La realizzazione della cosa parte da un impasto argilloso che viene cotto e modificato L: Lavoro   Necessario

#30_LA SCIENZA E A TECNICA DELLA COSA

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La ceramica è conosciuta fin dai tempi preistorici, i resti più antichi si trovano in Cina e risalgono circa agli anni 16100-14500 a.C e pare che in Europa sia arrivata intorno al III millennio a.C., gli usi furono molteplici ma inizialmente era utilizzata soprattutto da un punto di vista decorativo e, solo successivamente anche in campo pratico con la realizzazione proprio di piatti ad esempio. Il piatto è realizzato in Terracotta che è un particolare tipo di ceramica: l’impasto argilloso viene cotto a temperature elevate, 980-990 gradi Celsius e ha un colore rossastro causato dalla presenza di sostanze ferrose, ma prima della cottura avvengono altre fasi, inizialmente avviene la modellazione che può essere anche realizzata a mano, in seguito si passa all’essiccazione(all’aria o in ambienti adeguati), quindi la decorazione e poi la cottura. Attualmente è molto utilizzata per i vasi e per utensili da cucina come tegami e pentole.

#29_ I NUMERI DELLA COSA

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Per quanto concerne i numeri ne ho selezionati alcuni legati alla struttura e alla tradizione della spasetta: 18. Diametro minimo interno del piatto per essere considerato tale. (d) 36. Diametro minimo esterno del piatto per essere considerato tale. (D) 2. Rappresenta all'incirca il peso della spasetta, per via delle grandi dimensioni      e del materiale spesso è anche abbastanza pesante. 8. Numero medio di persone che componevano una famiglia accadiese del XX          secolo. 1. Come le portate che venivano servite, nella tradizione contadina non si              usava l'antipasto o il contorno ma solo un unica portata principalmente              un primo o un secondo.

#28_IL PROTAGONISTA DELLA COSA

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Ritengo che la mia cosa non abbia un "vero e proprio" protagonista ma che questo ruolo potrebbe essere rispecchiato da più persone ovvero dalla famiglia. Questo grosso recipiente infatti esalta più di ogni altra cosa il ruolo della parentela del paese.Il piatto infatti nasce proprio con lo scopo di creare un qualcosa di grosso e capiente che permetta di sfamare tutti i "protagonisti" del banchetto. Se proprio volessimo spingerci ad un unico protagonista io opterei per la mamma o la nonna che di solito è l'artefice del contenuto della "spasetta" e dei graziosi piatti della tradizione contadina.        Nell'immagine si nota il grande piatto posto al centro della tavola

#27_IL MUSEO DELLA COSA

Nel mio paese si sta realmente pensando di allestire un'antica casa di pietra a museo che ruoti proprio intorno alla tradizione secondo la quale la spasetta occuperebbe un posto di rilievo. Dal mio punto di vista il museo potrebbe essere organizzato rispettando la cronologia degli eventi storici che hanno caratterizzato la vita del paese. Nella prima sala partirei col parlare del periodo Medioevale quando Accadia era una delle roccaforte più importanti del sub-appennino dauno inserendo tutti i reperti e gli oggetti ritrovati . Una seconda sala la dedicherei all'assedio da parte degli Angioini quando la cittadina si arrese ai Borboni, collocherei qui i resti delle mura e le armi di quel periodo. In una terza sala insisterei sull'età moderna e infine allestirei un'intero ampio spazio al '900 ; qui metterei tutti i resti del periodo delle guerre, i vestiti, i giornali, e tutti gli oggetti della vita quotidiana tra i quali la spasetta occupa un posto di rilievo poic